PITZINNOS IN SA GHERRA - TAZENDA - Associazione Outsider Odv il valore della diversità

EVENTI

giovedì 30 giugno 2022

PITZINNOS IN SA GHERRA - TAZENDA





Il brano dei Tazenda più intensamente poetico ed universale nei contenuti di sempre. È stato presentato al Festival di Sanremo 1992 dai Tazenda, la cui voce solista è del compianto Andrea Parodi, con la direzione di Lucio Fabbri. Il testo è scritto nella variante sarda logudorese e solo alla fine c'è una piccola parte cantata in italiano, scritta da Fabrizio de André.
Indimenticabile il soave cantato di Parodi che sapeva rapire, infondere ed evocare immagini, giocare di rimando con un titolo impossibile da dimenticare, dipingere tratti inquietanti e premonitori, cesellare l’amore... 
Ed era tutto, era di più persino dei versi in italiano scanditi alla fine del pezzo scritti da Fabrizio De Andrè. A fine di quel festival si classificò ahimè ottava. 
Sui significati che, ancora oggi, questo brano conserva purtroppo attuali, credo non si debba aggiungere nulla.

TRADUZIONE :
BAMBINI NELLA GUERRA
Se sei di cattivo umore
e rimesti nei pensieri
e la veloce ala del grecale
spinge echi di lamenti
evita i precipizi,
esci dal fango,
anche se non otterrai alcun riconoscimento.
prova a dare un aiuto.

Non ascoltare i fruscii
lascia pure le impronte.
La tristezza adesso è redenta
e di realtà, inondata.

Arance in bocca ai bambini
in silenzio nella spiaggia, seduti
fucili in spalla,
pietre nella bisaccia,
loro vogliono una terra:
bambini nella guerra.

Il destino nelle stelle (scenda sopra ai bambini)
sta dormendo a pancia all'aria (un altro cielo per lenzuolo)
evita i precipizi,
esci dal fango,
anche se non otterrai alcun riconoscimento.
prova a dare un aiuto.

Fino a quando il dolore
avrà il mondo nelle mani
svegliati di buona lena
forse hai già quello che vuoi.

Arance in bocca ai bambini
in silenzio nella sabbia, seduti
fucili in spalla,
pietre nella bisaccia,
loro vogliono una terra:
bambini nella guerra.

trenta quaranta cinquanta
mitragliatrice canta
a tenore
tutti seduti giù per terra

Quaranta cinquanta cinquantuno
ferite di coltello
nel cuore
bambini nella guerra




Nessun commento:

Posta un commento