BILLIE HOLIDAY – STRANGE FRUIT: QUANDO LA MUSICA SFIDÒ IL SILENZIO - Associazione Outsider Odv il valore della diversità

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giovedì 9 ottobre 2025

BILLIE HOLIDAY – STRANGE FRUIT: QUANDO LA MUSICA SFIDÒ IL SILENZIO

Billie Holiday, foto di Carl Van Vechten (1949, pubblico dominio).


Ci sono canzoni che nascono per intrattenere, e poi ci sono canzoni che cambiano la storia. Strange Fruit, interpretata da Billie Holiday nel 1939, è una di quelle che lasciano il segno. Non è solo una melodia, ma un grido contro l’orrore del razzismo e dei linciaggi nel Sud degli Stati Uniti.

Il brano nacque dalla poesia di Abel Meeropol, un insegnante del Bronx figlio di immigrati russi. Sconvolto da una fotografia che mostrava due uomini afroamericani impiccati, scrisse versi che nessuno aveva mai osato cantare:

blood on the leaves and blood at the root…

Quel “frutto strano” erano i corpi delle vittime del pregiudizio e dell’odio.

Quando Billie Holiday decise di interpretarlo, sapeva che avrebbe rischiato tutto. Nei club chiedeva che si spegnessero le luci, e intonava la canzone in silenzio assoluto. La sua voce, fragile e intensa, trasformava la rabbia in dolore puro, in una preghiera che nessuno poteva dimenticare.

Molte radio rifiutarono di trasmetterla, ma Strange Fruit divenne comunque un simbolo. È considerata una delle prime canzoni di protesta della storia e resta, ancora oggi, un atto di coraggio e verità.

Ascoltarla significa ricordare. Ma anche capire che la musica, quando dice ciò che gli altri tacciono, può davvero cambiare il mondo.



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