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Mani che eseguono segni della Lingua dei Segni Italiana (LIS) – Foto di Sarah Pflug, licenza CC0 |
Il 2025 porta una buona notizia per l’accessibilità: la nascita di sistemi capaci di tradurre in tempo reale la Lingua dei Segni Italiana (LIS) in voce e testo. Una rivoluzione che promette di abbattere barriere e favorire la comunicazione tra persone sorde e udenti.
Dalla startup alle ricerche italiane
Tra i protagonisti c’è Handy Signs, startup che ha sviluppato un’app capace di trasformare i segni in testo o voce sintetica. Già disponibile su Android, nasce dall’esigenza di poter comunicare negli uffici pubblici o nei negozi senza dover ricorrere alla scrittura.
In Sardegna, invece, un centro di ricerca ha brevettato un sistema basato su intelligenza artificiale, in grado di riconoscere la LIS con una semplice videocamera, rendendola integrabile in smartphone o sportelli digitali. A completare il quadro, il progetto LIS2Speech punta a piattaforme dedicate per scuole, ospedali e uffici.
Ma come funziona? Il sistema combina telecamere, intelligenza artificiale e sintesi vocale. I gesti e le espressioni facciali vengono riconosciuti e tradotti in italiano parlato o scritto, con l’obiettivo di garantire una conversazione fluida in tempo reale.
Comunicare in modo chiaro e accessibile è fondamentale in ogni ambito della vita quotidiana. Negli ospedali e nei pronto soccorso può fare la differenza in momenti critici, garantendo interventi rapidi e sicuri. Negli uffici e agli sportelli pubblici, procedure più semplici rendono i servizi più inclusivi e facili da usare. Anche a scuola e all’università, una comunicazione efficace permette agli studenti sordi di partecipare pienamente alle lezioni e alla vita accademica. E nei negozi o nei servizi commerciali, dialogare senza barriere migliora l’esperienza di tutti, creando una società più accogliente e inclusiva.
Restano però ostacoli come le varianti regionali, il riconoscimento accurato delle espressioni facciali e la necessità di dataset più ampi. Fondamentale il coinvolgimento della comunità sorda, per costruire soluzioni realmente utili.
Uno sguardo al futuro
Il traduttore LIS in tempo reale non è solo tecnologia, ma un segnale culturale forte: l’inclusione non è un favore, ma un diritto. Se sostenuto da istituzioni e comunità, presto potremo vedere sportelli, scuole e servizi realmente accessibili a tutti.
Questa innovazione mostra come l’AI possa migliorare la vita quotidiana, trasformando la lingua dei segni in un ponte, non in una barriera.
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