TRE GIOVANI CON LA SINDROME DI DOWN ENTRANO IN CONSIGLIO - Associazione Outsider Odv il valore della diversità

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lunedì 21 luglio 2025

TRE GIOVANI CON LA SINDROME DI DOWN ENTRANO IN CONSIGLIO



Le persone con sindrome di Down possono, vogliono e devono essere protagoniste, soprattutto nei contesti in cui si prendono decisioni che li riguardano.

L’idea è stata ufficialmente suggerita dalle stesse persone con sindrome di Down, che hanno presentato una mozione già in occasione dell’assemblea dei soci del 2023. S
i legge tra le richieste contenute nel documento:

Noi persone con la sindrome di Down, seguendo il motto “con noi, non al nostro posto”, vogliamo che nei consigli di amministrazione delle sezioni e di Aipd Nazionale ci sia una persona con sindrome di Down
 
Di lì a poco, sono stati nominati i primi consiglieri con sindrome di Down, Tiziano Moretti e Michele Comai, la cui esperienza si sta rivelando molto positiva: non solo una crescita personale per loro, ma soprattutto un arricchimento per l’associazione, in termini di relazioni e di progettazione.

Molto soddisfatta la Presidente della sezione, Monica Carducci: 
Luca ha un equilibrio e una sensibilità fuori dal comune. Eravamo a un evento, mi si è avvicinato e mi ha detto che avrebbe voluto fare qualcosa per i ragazzi. Così, gli ho proposto di partecipare all’assemblea generale che si sarebbe svolta a breve. Quando è venuto in assemblea, è stato chiaro che la sua volontà fosse quella di entrare nel CdA. Tutti i soci hanno accolto favorevolmente la sua proposta, a partire da me: se parliamo di inclusione, dobbiamo metterla in pratica nelle nostre associazioni. Così Luca è entrato, con il consenso di tutti, a far parte dell’Aipd Marsica. Ci aspettiamo che potrà contribuire in maniera importante, fornendoci delle proposte che possano andare a beneficio delle altre persone con sindrome di Down: si confronterà con loro e riporterà in Cda le esigenze, le difficoltà e i sogni.



Tiziano Moretti ha 39 anni, fa parte della sezione Aipd Belluno ed è diventato consigliere circa un anno fa. 
Volevo essere disponibile per l’associazione e dare il mio aiuto, soprattutto per le autonomie. Perché l’autonomia è fondamentale: adesso per esempio sono al mare con i ragazzi di Italia mia Dopo di noi. Il mio obiettivo è aiutare proprio nelle autonomie e anche nella raccolta fondi. Con gli altri consiglieri mi trovo benissimo, i miei genitori sono molto contenti che io sia diventato consigliere. E io voglio farlo per sempre!.


Michele Comai è stato nominato consigliere di Aipd Trento ad aprile 2024 e finora s’è dato molto da fare.

Riflette Annalice Colacicco, Presidente della sezione di Trento.

Ancora una volta, questi giovani adulti ci dimostrano che sono molto più pronti e preparati alle sfide di quanto non pensiamo noi, in particolare noi genitori. 
Questo mi fa pensare che c’è bisogno di dare fiducia a queste persone, perché possano dimostrare quante risorse sanno mettere in campo. Michele ci sorprende ed è un esempio per la cura e l’attenzione che pone in quello che fa, per il rispetto con cui si esprime e si relaziona. Ci riporta molto spesso anche alla concretezza dell’azione, all’essenziale. Ci auguriamo di avere sempre questa possibilità di fare quello che ormai 46 anni fa Aipd aveva indicato come strada: mettere al centro la persona con sindrome di Down, rendendola protagonista della sua vita, delle sue scelte, del suo futuro. Oggi siamo ancora più convinti che questa di Aipd non sia solo una filosofia, ma la strada giusta. Ci sono ancora troppe realtà in cui attori e arbitri sono le persone che stanno intorno alla persona con disabilità. Quello che noi ci impegniamo a fare tutti i giorni è dare spazio e fiducia, a beneficio di tutti, come è stato nella nostra piccola esperienza con Michele. Potevamo farlo prima? Non so, volevamo una persona che fosse veramente pronta per ricoprire questo ruolo e sentisse necessario dare il proprio contributo. Questo Michele, con la cura e l’attenzione che ha per l’associazione e le attività, lo fa egregiamente.


Queste le parole di Michele, che ha relazionato nel suo primo anno da consigliere: 
Mi trovo benissimo nel gruppo e per me è una scuola di vita, perché mi sento più responsabile e più capace anche nel relazionarmi.



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