Ho portato le barbatelle dall’Italia e le sto piantando assieme ad un gruppo di giovani che partecipano al progetto, giovani che stanno dimostrando dedizione e che oggi riescono ad intravedere una prospettiva per restare nel loro Paese. Costruiremo una cantina e produrremo qui il primo vino con vitigni toscani per il mercato africano: ora c’è un pezzo della Toscana nella mia terra di origine.
Bazie ha imparato a prendersi cura delle viti e a produrre vino prima in Piemonte e poi in Toscana, dove ha fondato l’azienda “InCandiaBio” che produce Candia dei Colli Apuani Doc, oltre alla curiosa e ricercata moringa, “superfood africano che assomiglia all’acacia che gli è valso, nel 2020, l’Oscar Green di Coldiretti”. “I terreni dove sta piantando le viti, e in seconda battuta ortaggi, sono stati messi a disposizione dal governo del Burkina Faso nell’ambito di un progetto per la sicurezza alimentare” ha precisato Coldiretti Toscana, evidenziando che i terreni “sono ben serviti dalla disponibilità di acqua”, requisito indispensabile per avviare l’attività agricola.
Sono tornato nel mio Paese di origine per aiutare i miei connazionali grazie al governo che ha concesso l’utilizzo di queste terre. Voglio insegnargli quello che ho imparato in Italia sull’agricoltura e sulle viti. In Italia ho trovato ospitalità e gente per bene che mi ha insegnato molto, il Burkina Faso è un paese in via di sviluppo, con grandi potenzialità e risorse, che sta purtroppo perdendo la generazione che dovrebbe costruire i pilastri del nostro futuro. Creiamo qui le condizioni perché restino ma anche perché tornino: è l’unico modo per fermare le migrazioni.
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