LUCI NELLA SHOAH - Associazione Outsider Odv il valore della diversità

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sabato 5 febbraio 2022

LUCI NELLA SHOAH




In questo libro, l’autore ci regala 28 storie di bambini, ragazzi e adulti ebrei che, a causa delle leggi razziali emanate in Germania e in Italia pochi anni prima dello scoppio della seconda guerra mondiale e il conseguente odio prodotto, sono state costrette a vivere nei lager, a rifugiarsi in un altro paese, a nascondersi sperando sempre di non essere scoperti. Alcuni sono riusciti a sopravvivere, altri non ce l'anno fatta, ma tutti sono accomunati dalla stessa cosa: la speranza. 
Sono persone che pur nella sofferenza, sono riuscite in tanto buio a tenere accesa una luce. Questa luce è ha assunto una forma diversa, una bambola, una cartolina inviata a un familiare, oppure una melodia suonata da un'orchestra, il disegno di un bambino che guarda la luna, il ricettario scritto delle cuoche di nazionalità diversa in un campo di lavoro.
L’autore utilizzando uno stile semplice e scorrevole, perfettamente adeguato ai piccoli e grandi lettori, trasmette emozioni molto forti, spiegando, attraverso il racconto di
particolari che sembrano avere poca importanza, la situazione drammatica e reale in cui gli ebrei vivevano.
Si tratta di un libro splendido, importante, e oserei dire necessario per comprendere cosa avessero architettato i tedeschi per gli ebrei deportati nel ghetto di Terezin. È la storia di tutte quelle persone che anche nel buio hanno continuato a guardare le stelle per avere uno spiraglio di luce. Di tutti quelli che si sono fatti forza per superare i giorni più duri, di chi è tornato a casa, di chi è fuggito in un’altra terra, di chi è rimasto
dentro i lager.
È un libro molto importante specialmente per i ragazzi perché serve per ricordare, cosa è successo in Europa nella prima metà del secolo scorso e che speriamo non si
ripeta Mai Più.
Bellissima la citazione di Etty Hillesum tratta dal sul diario 11 agosto 1943: "In futuro, quando non abiterò più su una branda di ferro in una terra circondata dal filo spinato, voglio avere una lampadina sopra il mio letto, così di notte intorno a me
ci sarà luce ogni volta che lo vorrò."


Matteo Corradini, nato nel 1975, vive nelle campagne del piacentino. È scrittore ed ebraista. Si occupa di Terezín dal 2002 e da allora ritorna in ghetto più di una volta all’anno. Autore di libri per ragazzi e per adulti, prepara laboratori di espressione e didattica della Memoria in Italia e all’estero.

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