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martedì 8 giugno 2021

UNA CANZONE PER TE OGGI VI REGALA "IL MONDO CHE VORREI" DI VASCO ROSSI

il mondo che vorrei vasco rossi

"Non siamo mai contenti perché non abbiamo un'idea precisa di ciò che desideriamo, quindi anche eventuali cambiamenti non sortiscono nessun miglioramento. Ciò che desideriamo è sempre ciò che in quel momento non abbiamo. Quando lo raggiungiamo non ci piace più. Sono convinto che tutti o quasi potremmo dire che almeno una volta nella vita abbiamo ragionato in questo modo. Forse è umano, ma l'importante è arrivare alla consapevolezza che emerge nelle ultime parole del testo, non si può sempre fare come si vuole, ci si deve accontentare. E se diamo a questo verbo un significato non negativo e riduttivo, ma l'intendiamo come l'apprezzare ciò che si ha, allora il mondo incomincia a diventare più simile a quello che vorremmo"

"Il mondo che vorrei" è il titolo del ventunesimo album di Vasco, uscito il 28 marzo 2008 e anche del primo brano estratto dall'album stesso. Questo disco ottiene subito un enorme successo di critica e di vendite: in soli due giorni raggiunge le 400.000 copie.
Vasco è un personaggio che nel bene e nel male è sempre se stesso, un cantautore che dalla metà degli anni '80 è sulla scena e propone testi polemici, provocatori, ironici, esternazione diretta del suo pensiero, senza mediazione. Testi che arrivano immediatamente al pubblico che affolla i suoi concerti, vere e proprie esplosioni di energia ed emozioni. Il suo linguaggio è il rock e alcuni lo ritengono l'unica vera rockstar italiana.
Il testo conferma che Rossi in quel periodo seguiva un percorso di scrittura minimalista e quindi lascia alla nostra interpretazione il compito di arricchire ed interpretare la situazione narrativa.
In estrema sintesi potremmo riassumerlo dicendo che il mondo non gli piace: ma non possiamo negare che continua a metterci rabbia e impegno nell'affrontarlo. Quella di cui lui parla è un'insoddisfazione molto diffusa ai giorni nostri: spesso ci lamentiamo o sentiamo altri lamentarsi della loro vita, ma in realtà, lui osserva con grande acume, il lamento è fine a se stesso.



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