L'ultimo respiro non è stato, fortunatamente, l'ultimo: Emanuele Ciancio, subacqueo appassionato, dopo l'incidente in acqua non solo è tornato a respirare, ma perfino a immergersi. Ci è voluto un po', certo, e le cose sono decisamente cambiate: ma grazie all'aiuto dell'associazione “Disabled divers international (Ddi), ha trovato il coraggio di indossare di nuovo l'attrezzatura di cui si era voluto liberare appena tornato da 10 mesi di ospedale. Si è poi tuffato di nuovo, accompagnato dagli istruttori che gli hanno insegnato a riavvicinarsi a quel mondo: il suo corpo era tanto cambiato, ma “le mie gambe non avevano dimenticato come si pinneggiava”. Emanuele Ciancio trasmette viva la sua emozione, quando racconta la sua storia, a partire da quel giorno in cui l'acqua lo tradì come un amore infedele.
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