Aveva quattordici anni Smita quando con la sua famiglia ha dovuto lasciare l’India in circostanze drammatiche.
Una volta al sicuro in America, ha scacciato dal cuore la nostalgia per i crepuscoli aranciati e il profumo inebriante dei cibi che il padre le comprava dai venditori ambulanti e giurato a se stessa che mai più sarebbe tornata in quei luoghi che l’avevano così profondamente ferita. Ma anni dopo si ritrova a dover accettare con riluttanza l’incarico di coprire una storia di cronaca a Mumbai, per il suo giornale.
Seguendo il caso di Meena – una giovane donna sfigurata brutalmente dai suoi fratelli e dai membri del suo villaggio per aver sposato un uomo di un’altra religione – Smita si ritrova di nuovo faccia a faccia con una società che appena fuori dallo skyline luccicante delle metropoli le pare cristallizzata in un eterno Medioevo, in cui le tradizioni hanno più valore del cuore del singolo, e con una storia che minaccia di portare alla luce tutti i dolorosi segreti del suo passato.
Eppure, a poco a poco le sue difese cominciano a vacillare, i ricordi a riaffiorare e la passione a fare nuovamente breccia in lei…
Chi è Thrity Umrigar
Thrity Umrigar è una giornalista, critica e scrittrice indiana-americana. Ha conseguito un Bachelor of Science presso l'Università di Bombay, un M.A. presso l'Ohio State University e un Ph.D. in inglese presso la Kent State University. Ha scritto per il Washington Post, il Cleveland Plain Dealer, l'Huffington Post, e il Boston Globe. Ha insegnato inglese alla Case Western Reserve University di Cleveland. È attiva nel circuito nazionale delle conferenze.Tra i suoi romanzi, Bombay time (Tropea, 2004), Il canto dei cuori ribelli (Libreria Pienogiorno, 2024).
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