Deniz Sağdıç nasce a Mersin nel 1982. Inizia sin da bambina a realizzare le sue prime opere artistiche in vetro colorato nella vetreria di famiglia. Il suo stile plastico unico, in cui le forme risultano quasi fluide, e il suo stile, che riporta alla mente l’arte tradizionale di Ebru, sono divenuti in breve tempo il suo tratto distintivo. Sin dai primi anni della sua carriera ha perfezionato diverse tecniche come la scultura, la stampa, l’incisione e principalmente la pittura a olio.
La talentuosa artista turca crea anche ritratti utilizzando i jeans, ritratti che parlano di storie di uguaglianza e democrazia.
Ci riesce recuperando pezzi di tessuto che piega, taglia, attorciglia, rotola e ricama, creando pian piano delle composizioni multistrato. I ritratti che ne derivano sono molto realistici e pieni di dettagli. A vederli si direbbero dipinti a mano e invece sono fatti di jeans.
La scelta del tessuto non è casuale, Deniz lo utilizza per il suo valore simbolico legato alle idee di uguaglianza e democrazia, che vuole veicolare attraverso la sua arte, trattandosi del tessuto per eccellenza più democratico e popolare del mondo.
Il progetto di riciclo dei jeans si chiama “Denim Skin” e si sta sviluppando anche in una nuova direzione, Deniz crea infatti pezzi d’arte in denim realizzati su misura per le città che visita durante i suoi viaggi, con il contributo delle persone che ci vivono.
L’artista visiva Deniz Sağdıç trasforma tutti i tipi di oggetti e materiali di scarto in opere d’arte con il metodo detto “upcycling”.
In un altro progetto espositivo chiamato “0 Zero Point” (Punto zero) l’artista intende mettere in discussione le abitudini di consumo dell’individuo.
Attraverso le sue opere, vorrebbe trasmettere anche un messaggio: se è possibile creare opere d’arte con rifiuti vari generalizzati come spazzatura, tutti possono contribuire alla sostenibilità nel proprio campo di competenza e interesse. Il dover lasciare un mondo vivibile alle generazioni future è un dovere imposto a tutta l’umanità, non a una specifica area geografica, paese o società. Pertanto, la sostenibilità richiede che l’umanità si incontri al Punto zero, invalidando tutte le distinzioni.
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