Dal mio amico ho imparato un milione di cose. Per esempio ad amare senza esser riamato. A guardare la luna e i giardini di rose. E tutte le altre bellezze che Dio ha creato.
In questa canzone, Morandi, si rivolge ad un amico che vive in questa condizione definendolo "...uno strano violino con le corde di seta...in un mondo distratto che cinico suona...questo grande concerto che in fondo è la vita".
Non è dato sapere se l'amico in questione sia reale o di fantasia ma è certo che Morandi ha dedicato questo brano a tutti i disabili con l'intenzione di sensibilizzare l'opinione pubblica sull'emarginazione e sulle problematiche di integrazione di queste persone nel quotidiano.
Non vengono dimenticate, infatti, nel testo le difficoltà di queste persone ed i momenti di sconforto che, come tutti gli esseri umani, anche loro devono affrontare come nel caso degli amori che, per la loro condizione, finiscono prima ancora di cominciare.
Ma anche questi momenti vengono superati magari grazie al supporto di un amico o ad un dialogo con le onde del mare. Le meraviglie della vita che loro riescono a vedere grazie ad una spiccata sensibilità dimenticando le cose negative è un dono che spesso chi ha tutto non apprezza abbastanza e nella canzone è proprio l'amico down ad aprire gli occhi a Gianni sulla bellezza del creato.
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