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lunedì 25 marzo 2024

100 NONNI INSEGNANO A "NUOVI NIPOTINI" I VECCHI GIOCHI


nonni insegnano vecchi giochi


Un esercito di cento anziani, custodi preziosi delle professioni, dei giocattoli e dei modi di vivere “di una volta”, approda nelle classi di nove scuole dell’infanzia comunali di Genova. Si tratta del progetto di educazione intergenerazionale “I nonni e i bambini della scuola dell’infanzia: gli antichi mestieri e i giochi del passato”, grazie al quale i più piccoli, guidati da 100 “nonni-educatori” che si sono offerti volontari, hanno l’occasione di scoprire attraverso dei laboratori in aula le antiche abitudini oggi in via di estinzione. Gli ospiti, con qualche ruga sul viso, raccontano ai 3-4-5enni come si raggiungeva la scuola nel dopoguerra, senza auto e senza scuolabus, come si divertivano giocando a calciotappo quando non esistevano smartphone e tablet, come realizzavano con i materiali di scarto e tanta fantasia, trottole e bambole artigianali non avendo denaro per acquistare balocchi, e cosa mangiavano per merenda al posto degli snack confezionati.

L’iniziativa, promossa dall’assessorato alle Politiche dell’Istruzione del Comune di Genova in collaborazione con il Garante comunale dei Diritti degli Anziani e l’associazione “50&più”, punta a recuperare e rispolverare le radici storico-culturali di Genova, creando un ponte comunicativo fra il passato e il presente e mettendo al centro due generazioni, quella che ha iniziato a muovere i suoi primi passi nel mondo e quella che il mondo l’ha già visto e oggi lo racconta.

A novembre il Comune ligure aveva lanciato l’appello per ingaggiare over 65 disposti a raccontare ai bambini della scuola dell’infanzia la loro gioventù e le differenze fra le società di ieri e oggi, ricoprendo il ruolo di ambasciatori della tradizione. La partecipazione ha superato le aspettative: alla chiamata hanno risposto con entusiasmo oltre 100 “nonni”, che si sono dimostrati disponibili a mettere gratuitamente la loro esperienza a disposizione dei più piccoli. Gli anziani hanno quindi seguito una riunione in cui sono stati illustrati loro il programma e gli obiettivi del progetto, che è partito ufficialmente il 25 gennaio dalla scuola dell’infanzia Glicine di Quezzi con il primo gruppo di nonni volontari.

Ha dichiarato l’assessore comunale alle Politiche dell’Istruzione e Servizi educativi 0/6 anni di Genova, Marta Brusoni:
Le storie degli anziani, i loro racconti sulla vita e sull’infanzia di un tempo, oltre che sui giochi e sugli antichi mestieri, sono gemme preziose utili a tramandare ai più piccoli, e di riflesso alle loro famiglie, lo straordinario patrimonio culturale che abbiamo ereditato dai nostri antenati, costituito da usi e costumi radicati nel tempo.

Oltre ai giocattoli, rispetto a una volta è cambiato pure il modo di vivere e di fare la spesa. I nonni da piccoli avevano l’abitudine di entrare nelle piccole botteghe alla ricerca di una dolce tavoletta di cioccolato. Per andare a scuola, quando non esistevano automobili o mezzi pubblici, ci si incontrava con i compagni lungo la strada e si macinavano centinaia di metri, tante volte chilometri, per raggiungere la classe.

La Presidente dell’associazione “50&più”, Brigida Gallinaro:
Questo progetto nasce con l’ambizioso obiettivo di insegnare ai più piccoli il rispetto per gli anziani. I nonni sono l’architrave della nostra società ed è giusto, oltre che doveroso, mettere a frutto la loro esperienza per educare i bambini all’affettività e al rispetto per gli altri.


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