Baby can i hold you tonight è una canzone della cantautrice folk statunitense Tracy Chapman, estratta nel 1988 come terzo singolo dell'album Tracy Chapman.
È una canzone che parla della difficoltà di esprimersi con una persona cara. Il testo suggerisce che, chi parla, ha difficoltà a trasmettere le proprie emozioni, sia che si tratti di dire "mi dispiace", "perdonami" o "ti amo".
Nonostante gli anni trascorsi, non si è ancora in grado di esprimersi, perché le parole non vengono facilmente. Tuttavia, si trova conforto nel fatto di poter abbracciare fisicamente la persona amata.
Chiedono "Baby, can I hold you tonight?" per comunicare il loro desiderio di essere vicini alla persona amata. Il ritornello ripetuto di "Maybe if I told you the right words, ooh, at the right time you'd be mine" (Forse se ti dicessi le parole giuste, ooh, al momento giusto saresti mio) suggerisce che si crede che ci sia la possibilità di far progredire la relazione se riesce a trovare le parole giuste per esprimersi.
La canzone si conclude con una nota di speranza con la ripetizione di "You'd be mine", suggerendo che il desiderio di chi parla è che la relazione funzioni.
Nel complesso, "Baby Can I Hold You" è un'esplorazione toccante delle sfide della comunicazione in una relazione e dell'importanza dell'intimità fisica come mezzo di connessione.
Qui la canzone Live in concerto con il compianto Luciano Pavarotti.
Tracy Chapman è probabilmente la cantautrice nera folk più importante dagli anni Ottanta in avanti, anche se, smarrita la vena del folgorante esordio, molte sue opere si sono rivelate un po’ confuse e frammentarie.
Ma di Tracy Chapman colpisce anche quel suo atteggiamento sempre umile e schivo, quasi misantropo, che l’accompagna. Basti pensare che nonostante il grande successo di cui gode non abbia mai avuto intenzione di lasciare la sua Cleveland in Ohio (Usa) dove è nata e continua ancora a vivere.
Nessun commento:
Posta un commento