FUORI DI ZUCCA: FATTORIA SOCIALE APERTA A TUTTI NELL’EX OSPEDALE PSICHIATRICO DI AVERSA - Associazione Outsider Odv il valore della diversità

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lunedì 16 ottobre 2023

FUORI DI ZUCCA: FATTORIA SOCIALE APERTA A TUTTI NELL’EX OSPEDALE PSICHIATRICO DI AVERSA





Necessità di costruire un’alternativa e restituire alle persone non soltanto uno spazio dismesso, ma anche il senso di comunità. 
Nasce così nel 2005, Fuori di Zucca, una fattoria sociale in provincia di Caserta. Uno spazio dove l’agricoltura è occasione di crescita per la cittadinanza e rappresenta un modello concreto di inclusione. 

“Fuori di Zucca” è molto più di una fattoria sociale
Ci troviamo ad Aversa, città campana con più di 50.000 abitanti a circa 30 km da Caserta. Ed è qui che uno spazio urbano abbandonato ha mosso i primi passi di una nuova vita: si tratta dell’intera area dell’ex Ospedale psichiatrico civile della città, 700.000 metri quadri trasformati in una fattoria sociale con l’obiettivo di rilanciare la terra partendo proprio dall’agricoltura e agendo a favore dell’inclusione lavorativa delle persone svantaggiate.

Giuliano Ciano, presidente della cooperativa sociale, ci racconta Fuori di Zucca come un progetto culturale, economico e sociale di rigenerazione degli spazi e della comunità. 

L’ex manicomio era identificato come il luogo del disagio della malattia e della reclusione, abbiamo voluto trasformarlo in un’azienda agricola multifunzionale aperta a tutti.

Fuori di Zucca, infatti, è sì uno spazio agricolo di 19 ettari coltivato secondo le regole dell’agricoltura biologica, ma è anche un agriturismo. Al suo interno esiste una bottega dove è possibile acquistare i prodotti realizzati nella fattoria, uno spazio didattico, un’area dedicata agli orti sociali, gestiti dai cittadini, e addirittura una campo da calcio dove bambini e bambine di Aversa possono trovarsi. 




La fattoria sociale Fuori di Zucca è un luogo per natura aperto a tutti e tutte. Tra le persone che ci lavorano c’è chi ha avuto in passato problemi di tossicodipendenza, persone con disabilità, bambini e ragazzi con autismo, e anche chi in passato è stato coinvolto nella malavita. 
“La nostra filosofia prevede” spiega Ciano, “di mescolare le carte e le persone per permettere loro di confrontarsi con realtà differenti e costruire così un’integrazione reale. Siamo convinti che questo sia e debba essere un luogo dove ricostruire le relazioni e un’alternativa di vita.”

Da qui la molteplicità di iniziative e progetti, l’ultimo dei quali è la “Fattoria della Salute”. 
Si tratta di un’iniziativa nata durante il lockdown per permettere ai bambini con autismo di uscire all’aria aperta, partecipare a laboratori didattici e conservare l’opportunità di costruire relazioni. 

Sentivamo la responsabilità nei confronti di queste famiglie e abbiamo voluto far proseguire il progetto e, anzi, mettere in contatto i ragazzi con i cittadini che curano gli orti sociali costruendo nuovi legami e collaborazioni.

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