In un mondo dove è più semplice fissare lo schermo di uno smartphone che guardarci negli occhi, la canzone di Simon & Garfunkel torna con la sua portata profetica a farci riflettere sul silenzio.
Scritta e musicata nel 1964, “The sound of silence” è forse la canzone più celebre del duo Simon & Garfunkel. Fra i pezzi più belli nella storia della musica, il testo di “The sound of silence” è da considerarsi poesia per le sue immagini senza tempo e la sua capacità di evocare e suggerire attraverso l’uso di metafore e allegorie.
A raccontarci “il suono del silenzio” è infatti un gioco di luci e ombre, ma anche una voce fuori campo – quasi biblica – che detta e profetizza il destino di un’umanità incapace di comunicare.
Un’immagine che a distanza di 50 anni, si rivela davvero profetica, dove il “Dio Neon” è l’emblema dello smartphone che teniamo in mano, che ci scherma dalla vita e ci fa da scudo nella comunicazione con gli altri.
Questa che proponiamo è una versione dei Disturbed, forte, dura, non distante dal brano originale ma intensa.
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