Peter Gabriel ha ri-registrato il classico del 1980 Biko con l’aiuto di 25 musicisti di ogni parte del mondo, tra cui Angélique Kidjo, Yo-Yo Ma, Meshell Ndegeocello, il Cape Town Ensemble e Sebastian Robertson. Quest’ultimo ha prodotto con Mark Johnson il video come parte del progetto Songs Around the World di Playing for Change.
La canzone è un omaggio all’attivista sudafricano anti-apartheid Steve Biko ucciso dalla polizia nel 1977 mentre si trovata in stato di fermo. Secondo Gabriel, è un pezzo ancora significativo: «Anche se in Sudafrica non c’è più un governo della minoranza bianca, il razzismo rappresentato dall’apartheid non è mai finito. Anzi, fenomeni di razzismo e nazionalismo sono purtroppo sempre più presenti. In India, Myanmar, Turchia, Israele e Cina il razzismo è usato come arma politica. Negli Stati Uniti il movimento Black Lives Matter ha fatto chiaramente capire quanta strada dobbiamo ancora fare prima di dire che ci siamo messi il razzismo alle spalle».
La nuova versione di Biko è stata presentata per la prima volta nel dicembre 2020 a Peace Through Music: A Global Event for Social Justice, organizzato da Playing for Change e dal Fondo delle Nazioni Unite per la popolazione nell’ambito dei festeggiamenti per il 75° anniversario dell’ONU. La performance è stata introdotta da Nkosinathi Biko, figlio di Steve Biko.
I ricavi di Biko e dell’iniziativa Peace Through Music servono a sostenere la Playing for Change Foundation, lo United Nations Population Fund, le Nazioni Unite e il programma Remember Slavery, Sankofa, la Bob Marley Foundation, Silkroad e la Rock & Roll Hall of Fame Foundation.
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