Non dire il falso è un comandamento ma dovrebbe essere anche un atteggiamento da seguire tutti i giorni nella nostra vita quotidiana. Quante volte ci è capitato, per una falsità su di noi detta ad amici o parenti da qualcuno che magari ci conosce, di veder cambiare relazioni e reazioni nei nostri confronti. Poi quando la verità emerge, ci si sente dire la solita frase: “ah, non lo sapevo. Io credevo...”.
Prima di giudicare bisogna conoscere, capire e forse saputa la verità, si può fare una scelta pro o contro quella situazione. Quante volte si dicono le cose per sentito dire e non per conoscenza diretta dalla fonte.
Abbiamo visto come, alcune situazioni hanno distrutto la vita di una persona e tutto per le falsità che sono state dette. Oggi ci soffermiamo su questo tema perché ci sembra importante. La falsità è una malattia che circola più di qualsiasi altro virus e non c’è un vaccino per curarla. Solo con un atteggiamento di vita più maturo e meno ignorante si possono cambiare le cose.
Impariamo a gestire la lingua, diceva San Paolo ai primi cristiani, perché la lingua è un arma potente che può fare del bene ma anche nello stesso tempo, del male.
Come la lingua può edificare, può anche distruggere. Quante volte nella vita ci sono state persone che per cattiveria o per una stupida e inutile vendetta, hanno voluto far pagare a qualcuno un atteggiamento sbagliato mettendo in giro cose non vere.
Anni fa a Torino scoppiò il caso di un uomo accusato dalla moglie di pedofilia. La moglie aveva istruito bene i figli su quello che dovevano dire davanti al giudice e cioè che il padre aveva approfittato di loro. La moglie aveva fatto questo perché voleva fargliela pagare. Dopo undici anni di carcere, i figli diventati ormai grandi e maggiorenni sentivano dentro il peso quella bugia.
Decisero di dire la verità e denunciare il fatto. L’uomo fu scarcerato. Però perse amicizie e affetti che aveva vicino a causa di una falsità detta dalla moglie.
Pensate al danno causato da questa donna che, per una vendetta personale dettata da chissà quali dissapori verso il marito, ha fatto scontare 11 anni a quest’uomo senza colpa e ha privato i figli dell’affetto del padre obbligandoli a una atroce falsità.
Perciò dobbiamo sempre fare attenzione a quando parliamo e a quello che diciamo perché la nostra parola pesa.
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