Di fronte al dolore ci poniamo inevitabilmente delle domande, chiedendoci il perché di tanta sofferenza nei bambini, nei giovani. Nell'essere umano in genere...
Disparati pensatori nei vari secoli, hanno cercato di rispondere alle domande che sorgono di fronte alla sofferenza, ma le risposte sono state difficili da trovare.
Il dolore accompagna la nostra vita da sempre, con gioie e sofferenze partendo da Gesù stesso e poi nel percorso della storia.
In questi giorni guardiamo al Myanmar, dove il bilancio delle vittime è atroce e ad oggi si contano più di 500 persone. Anche qui ci chiediamo, perché tanta sofferenza? Il popolo chiede libertà, un diritto di cui abbiamo bisogno come l’aria che respiriamo. Se ci fermiamo a riflettere, molte volte la sofferenza è causata da noi esseri umani. Perché non siamo capaci a dialogare, perché non siamo capaci a rispettare la natura, a rispettare l’uomo.
Le nostre azioni possono generare dolore nella vita degli altri. E se andiamo ad analizzare, ci accorgiamo che quella sofferenza è stata generata da comportamenti sbagliati da parte degli esseri umani. Pensiamo al maltrattamento delle donne, questi uomini che arrivano ad uccidere pensando di compiere un atto d’amore. Un atto d'amore...
Quante volte si pensa di agire per il bene dell'altro senza accorgerci che invece la nostra azione genera tanta sofferenza. Il dolore non è mai un fatto isolato ma una risposta dovuta all'azione di un essere umano verso un altro essere umano.
Ma perché un essere umano arriva a tanta brutalità? Cosa lo spinge a compiere atti di male che generano sofferenza nelle persone?
Qui entra in gioco l’aspetto educativo alla vita che è appunto quello di "educare" al rispetto dell’individuo. Una lezione che deve partire fin da quando si è piccoli, da quando un papà e una mamma trasmettono al loro bambino il valore del rispetto nei confronti dell’altro. Se nella nostra società esiste tanto male è perché siamo noi uomini a causare il male. Dobbiamo riflettere di più sul dolore che le nostre azioni possono generare.
Ma perché un essere umano arriva a tanta brutalità? Cosa lo spinge a compiere atti di male che generano sofferenza nelle persone?
Qui entra in gioco l’aspetto educativo alla vita che è appunto quello di "educare" al rispetto dell’individuo. Una lezione che deve partire fin da quando si è piccoli, da quando un papà e una mamma trasmettono al loro bambino il valore del rispetto nei confronti dell’altro. Se nella nostra società esiste tanto male è perché siamo noi uomini a causare il male. Dobbiamo riflettere di più sul dolore che le nostre azioni possono generare.
La consapevolezza delle nostre azioni ci aiuterà sicuramente nel nostro comportamento quotidiano.
Il dolore comunque ci dà la possibilità di crescere e capire di più la vita. Quando viviamo una situazione di dolore, ci rendiamo conto di molte cose a cui non diamo peso o a cui non diamo il giusto valore. Questa è l’altra faccia della medaglia.
Vi lasciamo con questa frase
Comincia anche a capire che i dolori, le delusioni e la malinconia non sono fatti per renderci scontenti e toglierci valore e dignità, ma per maturarci.
(Hermann Hesse)
(Hermann Hesse)
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