L’associazione Outsider, nei suoi 17 anni di attività sul territorio di Torino, si è sempre impegnata per rispondere ai bisogni delle persone con disabilità e le loro famiglie ma anche per le persone in detenzione. Questa emergenza coronavirus, ha stimolato una riflessione sulle attività che da molti anni l'associazione ha cercato di portare avanti. La possibilità di riprendere le nostre attività non sarà immediata, inoltre, alcune di queste non potranno ripartire perché non abbiamo più una sede ufficiale. Abbiamo pensato, quindi, di creare alcuni servizi che possano funzionare ugualmente, nonostante restrizioni e/o mancanza di una sede.
Abbiamo terminato a metà di maggio la raccolta fondi per un progetto in cui abbiamo creduto molto chiamato “Occhio vede, cuore duole” dedicato alle famiglie con o senza figli disabili in difficoltà economica. Nelle prossime settimane insieme ad Acem onlus, inizieremo questo percorso di aiuto.
Sulla scia di questa iniziativa, abbiamo dato vita ad un nuovo progetto dedicato sempre alle famiglie con o senza figli disabili ma che hanno bisogno di una consulenza o di ascolto per poter affrontare un momento familiare difficile.
- 1. Contesto
L’attuale situazione di restrizione dovuta al coronavirus, ha portato molte famiglie con figli disabili a dover fronteggiare delle criticità. Nella normalità quotidiana, le persone con disabilità partecipano a centri diurni, attività scolastiche, attività artistiche, sportive e creative. Nel corso di questi due mesi di chiusura forzata invece, si sono ritrovati ad affrontare situazioni di grande difficoltà emotiva e pratica nella gestione dei singoli figli. Come spiegare loro che non si possono fare determinate cose? Oggi entriamo in una seconda fase che è quella di tornare alla normalità ma con molte limitazioni sul piano relazionale.
Un figlio disabile non conosce restrizioni nelle relazioni, la sua spontaneità lo porta immediatamente a voler un contatto, cosa su cui ora vige un divieto per evitare possibilità di contagio. Questo porta a forme di aggressività e reazioni talvolta non controllabili generando all'interno delle famiglie tensioni e difficoltà. Anche se non se ne parla tanto, molte famiglie stanno vivendo momenti critici e di tensione dovuto ai tanti ostacoli generati.
- 2. Bisogni
I bisogni, secondo la scala di Maslow, vanno da quelli più elementari come mangiare e dormire a quelli più alti che richiamano ad una realtà più interiore e psichica a cui dobbiamo comunque in questo momento dare delle risposte.
Quali sono i bisogni attuali delle famiglie in questo periodo di restrizione?
- Bisogno di ascolto
- Bisogno di comprensione
- Bisogno di accompagnamento
- Bisogno di sostegno
- Bisogno di sollievo
- Bisogno di amore
- Bisogno di cura
Sono veramente tanti i bisogni. Certamente non è facile rispondere a tutti ma si possono fare dei piccoli passi per non far sentire le famiglie sole. Far sapere loro che all'interno della società, c’è qualcuno che ascolterà i loro sfoghi e le loro esigenze.
3. Finalità del progetto
L’associazione Outsider vuole arrivare alle seguenti finalità:
- sostenere le famiglie in difficoltà facendole sentire meno sole;
- aiutare le famiglie con servizi che rispondano alle necessità attuali;
- apertura di un servizio di consulenza;
- apertura di uno “sportello” di ascolto;
Conclusione
La finalità del progetto vuole essere quello, tramite l’associazione, di portare aiuto e sostegno alle famiglie in difficoltà cercando di trovare soluzioni o dare consigli per far fronte ai problemi del momento.
Vuoi diventare volontario per questo progetto o sei una famiglia che ha bisogno di supporto? Invia una mail a segreteria.outsider@gmail.com oppure un sms al numero 351.95.11.371
Nel messaggio specificare la necessità, richiesta di volontariato o famiglia in necessità. Sarà premura della segreteria ricontattarvi
Grazie
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